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Cosa fare a Sappada

Sappada è molto conosciuta per lo sci invernale, numerose sono le piste da sci come anche i campioni che sfoggia per le olimpiadi e mondiali. Ricordiamo Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer, Marina Piller, Giacomo Kratter e gli ultimi Lisa Vittozzi e Emanuele Buzzi. Quindi bellissime piste di discesa e di fondo per il lancio nello sci internazionale.


Ma oltre a questo ci sono dei bellissimi percorsi di trekking e ciaspolate da fare:

( valutare al momento la situazione neve portandosi dietro sicuramente scarponi invernali, eventuali ramponi e ciaspole, oppure contattare ufficio turistico).



Laghetto Ziegelhutte: la più semplice delle ciaspolate, si lascia l'auto nei pressi della chiesa di Sappada, si prosegue su strada asfaltata verso il Piave, lo si attraversa con il ponticello di legno dopo il parcheggio dei camper, prima della baita Mondschein; si mantiene la destra costeggiando Rio Storto e in 20 minuti e 1,5km si raggiunge il laghetto.




Ai piedi del Siera: Nei pressi dell'impianto di risalita per il Monte Siera a Cima Sappada troviamo la doppia pista sia di fondo che pedonale; in 30 minuti si percorre il giro completo pianeggiante ma con fascino particolare, lungo il percorso troviamo le piccole casette/baracche in legno completamente ricoperte di neve con lo sfondo del gruppo del monte Siera.



Capanna Bellavista: Parcheggiando a Cima Sappada si prosegue su strada asfaltata con direzione Sorgenti del Piave, superato l'abitato di Cima dopo pochi metri sulla destra inizia il sentiero per risalire il Col dei Mirtilli con sentiero largo e facile ci condurrà alla Capanna di legno e alla statua della Madonna con vista sulla vallata Sappadina. Tempo per la salita 30 minuti e 200m di dislivello.



Rifugio Monte Ferro: Superata la chiesa di Sappada, sulla sinistra troveremo un panificio e a destra la strada in salita della Borgata Granvilla, parcheggiando nei pressi, risaliamo la strada asfaltata con indicazione per il rifugio. Il sentiero è molto semplice visto che si tratta della strada di servizio del Rifugio, ma comunque con un discreto dislivello. Tempo per la salita 45 minuti e 300m di dislivello.

Bel panorama sulle Dolomiti Pesarine.


Passo della Digola: Parcheggiare sempre nei pressi della chiesa, scenderemo verso il Piave e inoltrarsi a lato della segheria, si attraversa il Fiume Piave e si prosegue su strada forestale fino al ponte sul Rio Storto. Passato il ponte si prosegue ancora su strada forestale fino al Passo della Digola. Circa 6 km per la salita con dislivello 470m circa, 2 ore.


Sorgenti del Piave: Parcheggiare a Cima Sappada e proseguire per la Strada che porta alle Sorgenti del Piave, d'estate raggiungibili in auto, si prosegue per la bellissima val Sesis sulla strada carrabile ricoperta di neve raggiungendo prima Rifugio Piani del Cristo, successivamente Baita Rododendro (di solito aperta) e infine le Sorgenti del Piave. Il percorso di salita è lungo 8km con dislivello di 550m per un tempo di 2h30/3.


Motoslitte: Montagna non è solo fatica, a Sappada ci si può anche divertire con le motoslitte; tour guidati da 30 minuti a 2h30 per il bellissimo Passo della Digola e perché no fino alla Casera Razzo a Sauris di Sopra.


 

Per chi non vuole avventurarsi, Sappada offre con le sue 15 borgate un'atmosfera unica con le case “a blockbau” tipiche case di origine tirolese con travi orizzontali in legno incastonate sugli spigoli e su basamento in pietra, d'estate con balconi colorati e fioriti, d'inverno ricoperto da un manto nevoso bianchissimo ne fanno un'immagine da cartolina indimenticabile.


Particolare attenzione va a Cima Sappada tra i borghi più belli d'Italia, con l'antica Latteria, l'affumicatoio e il Museo fanno rivivere la Sappada Contadina, i fantocci di iuta (fieno) fuori dalle casette in legno, finestrelle tutte colorate, ci immergono in una vita come nelle fiabe.


Cascatelle: Splendide cascate d'estate con il loro salto di 20m e splendida parete di ghiaccio d'inverno, molto spesso sono chiuse per la troppa neve o ghiaccio, rendendo insicuro il sentiero. Raggiungibile dalla borgata Muhlbach e attraversando il ponte di legno, ci si dirige verso il museo, alle sue spalle inizia la gola tra le rocce con un sentiero che in 10 minuti vi porta ai suoi piedi.


Mulino: è conosciuto così, si tratta però di una segheria ad acqua ottocentesca appartenente alla famiglia Kratter. Ricoperto di neve ne fa un'immagine da cartolina. Oltrepassato l'abitato di Cima, scendendo al primo tornante troviamo la strada sulla destra.


Orrido dell'acquatona: suggestiva cascata di oltre 50 metri di salto nella forra scavata dal Fiume Piave incontrando il Rio Acquatona. Oltrepassare l'abitato di Sappada e proseguire verso il Cadore, sulla sinistra si trova il parcheggio con il ponte di legno.







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